Archivio categoria: big wall

Ci sono vie che è come se ti mettessero le ali

di Marco Toldo Ci sono vie che è come se ti mettessero le ali… Vie che sali e neanche te ne accorgi, che arrivi al tanto atteso posto da bivacco e ti chiedi… Continua a leggere

No te pol sbaiàr

  alla Liquoria Garibaldi consultiamo Stefano Santomaso agordino che, ambiguo e doppio come la sibilla, con magnifica sintesi ci dice quasi nient’altro che: “no te pol sbaiàr”   di Luca Vallata C’è un… Continua a leggere

HasseBrandel

C’è una foto in un libro di Gobetti dove Max De Michela arrampica un muro a secco. La cosa ci interessa per il fatto che il suo soprannome era proprio Hassebrandel, così, tutto… Continua a leggere

The Compressor route is no more

di Stefano Lovison Fino al 16 di gennaio 2012 Hayden Kennedy e Jason Kruk erano semplicemente due giovani e buoni alpinisti sul Cerro Torre. Prima di allora la tanto discussa via creata nel… Continua a leggere

Latok, l’alpinismo alla massima potenza

Per Jim Donini sono le montagne più difficili del mondo. Ma su quei giganti del Karakorum, quasi cime proibite, dal 1977 a oggi gli italiani sono stati più volte protagonisti. Latok, l’alpinismo alla massima potenza… Continua a leggere

Changabang, parete ovest

Il nome di Joe Tasker non è nuovo ai lettori della Rivista (la Rivista della Montagna, di cui all’epoca Gian Piero Motti era direttore, n.d.r.). È l’autore dell’articolo apparso sul numero 21  a proposito… Continua a leggere

Liss del Pesgunfi

di Alessandro Gogna 5 luglio 1984 La partita era chiusa solo provvisoriamente. Una parete, divisa a metà da una cengia, era stata salita fino alla cengia stessa. In seguito avevano salito quattro lunghezze… Continua a leggere

Le linee effimere della Torre Egger

di Stefano Lovison   “Torno a casa ma ho già voglia di ripartire. Ho capito qual è il senso di una spedizione. E’ salire una montagna andando oltre. E’ distaccarsi dalla cima da… Continua a leggere

The fog of war

  di Gregory Crouch   […] Cerro Torre, 1994.   I francesi  David Autheman, Patrick Pessi, e Frédéric Vallet tentano la quinta salita della via dei Ragni di Casimiro Ferrari. Tutti e tre sono… Continua a leggere

Agnèr, il Gigante con il cuore

Agner, in questa regione delle Dolomiti, è un termine che significa “pascolo per gli agnelli”. Il Monte Agner, sul suo versante nord, dall’altro lato dei pascoli, ha tutta l’aria di un ciclope. Le sue pareti… Continua a leggere

The Nose: tra sogno e leggenda

di Luca Biagini Quasi due secoli sono passati dalla prima comparsa dell’uomo bianco in questa valle celebre in tutto il mondo – prima il luogo era frequentato solo dalla tribù degli Ahwahnee, ma… Continua a leggere

Montagne di luce: Thalay Sagar

di Stefano Lovison Situato alla testata dei ghiacciai Kedar e Kirti, il Thalay Sagar è una delle montagne più affascinanti non solo del  Garhwal indiano ma del mondo. È la seconda montagna più… Continua a leggere

Brenva II

“Penetrammo per una quarantina di metri nelle viscere del ghiacciaio, quasi a respirare l’alito gelido di un mostro arcano, fino a trovare la soluzione suggerita da una fuga di luce verso l’alto. Fra… Continua a leggere

I Talebani del Cerro Torre

di Stefano Lovison Lo avevamo scritto su Alpine Sketches: dalle parti del Cerro Torre l’etica alpinistica si stava trasformando in una religione, con i suoi sacerdoti e i suoi guerrieri, e soprattutto con… Continua a leggere

PATAclimb, when toponymy hides a crusade

di Stefano Lovison Can alpinistic ethics turn into a religion with its priests? Can alpine toponymy – with its names which for decades evoked dreams, drama and tragedies – be suddenly changed according… Continua a leggere

PATAclimb, quando la toponomastica nasconde una crociata

di Stefano Lovison L’etica alpinistica può trasformarsi in una religione con i suoi sacerdoti? La toponomastica alpina – con i suoi nomi che per decenni hanno evocato sogni, drammi, tragedie – può essere… Continua a leggere

Rest day in Taghia

di Maurizio Oviglia Bianco. Un soffitto bianco mi riporta dai sogni confusi alla realtà. Stropiccio gli occhi e guardo l’orologio. Le sei. “Maledizione, non riesco più a dormire, neanche oggi che è un… Continua a leggere

Sheridan Anderson

di Gianni Battimelli Sheridan Anderson (1936-1984) è stato un personaggio di rilievo della scena alpinistica americana degli anni ’60 e ’70, nonostante fosse un mediocre alpinista e un pessimo arrampicatore. Artista, designer, grafico,… Continua a leggere

Che avrebbe detto Warren?

di Giuseppe “Popi” Miotti E Warren…? Il mitico Warren Harding? Per alcuni di noi basta quel nome a suscitare emozione. Nei nostri occhi passa un lampo d’intesa ed un sorriso malizioso. A volte… Continua a leggere

Monte Thor

Mt. Thor 1675 m., Baffin Island, Nunavut, Canada West face: 1. Japanese route 1984, first on the wall, with long traverse to the north ridge. 2. West face direct: John Bagley, Tom Belper,… Continua a leggere

Bhagirathi III

photo blackdiamondequipment.com Bhagirathi III 6457 m. Western Garhwal Himalaya, India West and South Faces left to right, in red: – Impossible Star (Spanish Route), 6c A3+ 60° (orig. VI A3/A3+), 28 pitches, 1300m,… Continua a leggere

Latok

L’alpinismo alla massima potenza di Carlo Caccia Per Jim Donini sono le montagne più difficili del mondo. Ma su quei giganti del Karakorum, quasi cime proibite, dal 1977 a oggi gli italiani sono stati… Continua a leggere

Changabang e Kalanka

 di Stefano Lovison Changabang Changabang, la sua immagine richiama alla mente un aguzzo dente di squalo: il grande nord, l’acqua e la potenza del ghiacciaio tutto in una parola. La montagna di luce… Continua a leggere