Monte Thor

Mt. Thor 1675 m., Baffin Island, Nunavut, Canada
West face:
1. Japanese route 1984, first on the wall, with long traverse to the north ridge.
2. West face direct: John Bagley, Tom Belper, Eric Brand, Earl Redfern, June 1985 (after 5 attempts), 40 days on the wall, U.S. VII 5.10 A4, the first Grade VII in North America, still no full repeat. Placed 115 rivets.
3. Go Abe solo attempt (Japanese solo attempt), Go Abe 1996 and 1997 (he died when his rope cut on a flake).
4. Project Mayhem: Jim Beyer solo, 2000-2001, VII 5.10 A5c.
5. Midgard Serpent: Brad Jarret and John Rzeczycki, 1995, VII 5.9 A5; solo repetition Jason “Singer” Smith 1998.
6. Aromas de Montserrat: Cristobal Diaz, Juan Espuny, 1997, 10 days of fixing and 21 days in the wall, VI A4+, UIAA V+, 18 pitches 55-70m.
7. Absolute End, Polish route: Krzysztof Belczynski, Marcin Tomaszewski, and Michal Bulik, July 2–August 16 2002 (including 9 days of fixing, summit on Aug 1), descent by the south ridge, VI 5.11 (UIAA: VII+/VIII-) A4, 17 pitches 55-70m to south ridge.
Information courtesy of Grzegorz Glazek (2002)
L’isola di Baffin si trova nell’Artide canadese, non lontano dalla Groenlandia. Si tratta di uno dei luoghi più freddi, più isolati e più impegnativi del mondo dal punto di vista delle big wall. Fattori ancora più marcanti negli anni settanta, quando Porter impiegò un mese intero a traghettare fino alla base dell’Asgard (trenta miglia) tutto il suo materiale.
Lo aspettavano due settimane da trascorrere in parete, dormendo in un’amaca e scalando con l’aiuto dei soli chiodi. Sono in molti coloro che considerano quella di Porter come la prima salita di una big wall di VII grado.
L’impresa di Jason “Singer” Smith lungo la via del Midgard Serpent sul Monte Thor, invece, può ritenersi a buon diritto la più significativa realizzazione a Baffin dopo quella di Porter, al punto da poter essere classificata come una delle più grandi sfide solitarie portate a termine sulle pareti di tutto il mondo.
È curioso notare che Midgard Serpent è l’unica via di alto livello ad aver avuto una ripetizione. Finora, infatti, gli scalatori si sono concentrati perlopiù sull’apertura di vie nuove. Questa via, opera di Brad Jarett e John Rzeczycki, è forse l’unica big wall alpina a presentare lunghezze del ” mitico” A5. In altre parole, in termini di difficoltà tecniche si tratta con ogni probabilità della big wall più dura di tutta l’isola di Baffin.
A soli 21 anni, Smith (che, fra l’altro, durante l’ascensione ha fatto un bel po’ di voli di dieci e più metri) lontano da tutto e da tutti, con un eventuale soccorso reso molto problematico dalle condizioni generali, ha vissuto sul Monte Thor una grande avventura, molto simile a quella di Charlie Porter nel lontano 1975.
Mark Synnot
(ALP Magazine 172, agosto 1999)
Elaborazioni, tracciati e ricerche a cura di Stefano Lovison © AlpineSketches 2011