Gli Archivi Ritrovati 2

di Popi Miotti

“ Tieni l’occhio fisso sulla via della cima, ma non dimenticare di guardare ai tuoi piedi.
L’ultimo passo dipende dal primo. Non credere d’essere arrivato solo perché scorgi la cima. Sorveglia i tuoi piedi, assicura il tuo prossimo passo, ma che questo non ti distragga dal fine più alto. Il primo passo dipende dall’ultimo”.
da Il Monte Analogo di Renè Daumal

Allenamento ai Giardini pubblici di Porta Venezia a Milano con Guerini e soci.
Solo e libero sulla “Via del Soccorso” al Remenno

1977 circa. Federico Madonna sul “Tetto di Vesido”

Crocefissione Medaloide. Dopo aver salito la via “Milano 68” Jacopo mostra tutta la sua vena dissacrante
1976. Molti capelli fa. Jacopo esce dagli ultimi tiri difficili del Pilastro a Goccia. Una nuova era nasceva per l’alpinismo sul Badile
Grazie Pira, Boffi, Guido, Jacopo.
1977. Terzo tiro della via Taldo-Nusdeo al Picco. Prima senza bivacco con partenza da Sondrio. Se Pilly non forava la bici scendendo dalla Valmalenco saremmo tornati a casa la sera stessa. Grazie Pilly, grazie Guidone.
1977 Paolo “Pilly” Masa ora “Masescu”. Ai piedi del Picco Luigi Amedeo dopo la prima salita in giornata. Prima di allora tutti l’avevano fatto con due bivacchi in parete. Veloci Sassisti….
Luglio 1977: il mio giorno magico. Cima Viola parete sud. Sui 600 metri di questa parete remota e sconosciuta, a cinque ore (allora) di cammino da ogni luogo civile, disegnammo la “Via del ritono alle origini”. Un sogno che non si ripetè più.
L’ultimo sole in vetta alla Viola con… “el Cumett”.
Foto di Cesare Mitta che era con noi: “el me cüsin” come lo chiamava il Cumett. Grande “Cumett” non ti scordo. L’unico rimpianto e che non abbiamo potuto fare il trentennale di questa magica via.
1977. Inizia il calvario del Corso Guide al Monte Rosa. I Sassisti portano scompiglio, rischiano tutti la bocciatura per indisciplina però scalano troppo bene.
Corso guide 1977 rifugio Zamboni (M. Rosa). Popi e Livietto in prima fila a sentire il…”bonzo” Gigi Mario. Foto su… Famiglia Cristianaaaaa!!!!
Mi sa che gli altri si stavano facendo Cresta Signal, Nord del Lyskamm, Passo del Turlo. A noi toccherà dopo, ma con le indicazioni delle prime cavie ci portammo anche le scarpe da ginnastica per la traversata Alagna-Macugnaga.

Con Paolo allenamenti continui al Masso di Arquino. Roccia, equilibrio e io appeso alla fessura ad incastro artificiale che aveva costruito Guido Merizzi.

Popi e Giampi verso la Centrale di san Giuseppe rischiando di annegare nel torrente ghiacciato. Quali forze ti muovono quando sei giovane?
Chicca per storici delle cascate ghiacciate. Pilly e Jacopo seguono Popi e Sandro su Durango, la più lunga, la più imponente… Ad un giorno di grandezza ne seguì poi uno di tristezza

A volte le dia sono come vecchi amici perduti e che disperi di rivedere. Scomparsa da anni è tornata a casa ieri. Gioia immensa. Grazie Gianlu… Penultimo tiro di Durango, ghiaccio sottile. Credo di ricordare quasi ogni metro. Non una protezione fino alla grotticella fra roccia e ghiaccio della sosta.

Cittadini della Galassia: Pietro Scherini inizia il lungo viaggio nei budelli del Legnone. Viaggio memorabile di due giorni.

Bivacco sotto il “Secondo verticale” sulla parete nordovest del Legnone. La sera prima me n’ero sparato già metà e avevo fissato una corda: uscirne fu relativamente facile. Sopra ci attendevano ancora 800 metri di couloir. “Cittadini della galassia” sembra essere ancor oggi il più lungo colatoio ghiacciato delle Alpi (1700 metri).

Cascata della Zocca. Masterpiece di Popi e Jacopo primi anni ’80 del 900. Che pauraaaaa…..
Tiro chiave con un solo “snarg” a due terzi!!!

Primo (forse) elisoccorso. Il Lama ci porta via, io e lo scalatore ferito, dallo spigolo Gervasutti alla Punta Allievi. Grande Lama!!!!

VII grado a 3000 metri. Con l’inseparabile Camillo una via meravigliosa pensando allo spumantino che ci saremmo bevuti a casa. Nome della via? Bollicine. Ovvio,
Grazie Millo, ne abbiamo fatte veramente tante…

1981 il “Nipote di Goldrake” frutto di giorni e giorni di tentativi, di dita consumate e di sconfitte. Ripetizione fotografica a conferma della salita fatta qualche giorno prima. Ma oggi sono mooolto + bravi.

1981 dopo “Per voi giovani” ecco “Nosferatu”, ultima chicca del vecchio che però x non morire o farsi male (no crash pad allora) lo finì assicurato con corda.
Sull’appiglio risolutore di “Il sogno di Tarzan” afferrato, ma non tenuto, si chiuse la mia storia di boulder man.

Ci ho pensato, ma non potevo non metterti.
Piccolo uomo dal cuore generoso.
Hare Krishna, Hare Rama… Giancarlo.

continua …

Tutte le foto e i testi fanno parte del catalogo di conferenze sulla montagna proposte da Giuseppe “Popi” Miotti.
Raccontano in parte un percorso di vita, attraverso le ascensioni, le scelte professionali e le riflessioni di Giuseppe “Popi” Miotti, guida alpina, ‘sassista e montanaro’ e uno dei padri del Sassismo, che dal 1975 diede un contributo fondamentale al fenomeno del Nuovo Mattino in Italia.

vai a :
gli Archivi Ritrovati 1
gli Archivi Ritrovati 3

© AlpineSketches, 2011